Il 26/05 i russi Alexandre Ruchkin e Dmitry Pavlenko hanno raggiunto la cima dello Jannu (7710m), Himalaya nepalese, per una nuova difficile via.
I dettagli non ci sono ancora giunti in redazione, ma sappiamo che i due avevano tentato la cima partendo molto presto ieri mattina, ma il forte vento li aveva poi costretti a ritornare nel loro riparo: un portaledge a 7400m! Quindi, dopo quasi 2 mesi di “assedio”, oggi finalmente la cima. Ora, tempo permettendo, un secondo gruppo, composto da Sergey Borisov e Gennadi Kirievsky, farà il suo tentativo per la vetta domani mattina.
La spedizione russa ha iniziato la salita lo scorso aprile 2004, progredendo lentamente e stabilendo 4 campi su sull’enorme bigwall himalayana: il primo a quota 5600m, il secondo a 6700m, il terzo a 7000m ed il quarto, il portaledge forse più alto del mondo, a 7400m. Lottando contro il vento, le abbondanti nevicate e la verticalità della parete, i russi hanno optato per installare corde fisse lungo quasi tutta la via. Spiega Mikhai Mikhaylov: “sopra i 7000 metri non c’è neanche un metro dove ci può rilassare: la parete è verticale, oppure semplicemente strapiombante.”
Questo è la seconda spedizione alla parete nord dello Jannu guidata da Alexander Odintsov. Nell’ottobre 2003 il suo tentativo si era arrestato a quota 7200 metri per l’alto pericolo di valanghe.
Jannu North Face Spedizione primavera 2004
Alexandre Odintsov, S-Peterburg – capospedizione
Alexandre Ruchkin, S-Peterburg – alpinista
Michail Pershin, S-Peterburg/Ekaterinburg – alpinista
Nikolay Totmyanin, S-Peterburg – alpinista
Dmitry Pavlenko, Moscow/Ekaterinburg – alpinista
Alexey Bolotov, Ekaterinburg – alpinista
Sergey Borisov, Ekaterinburg – alpinista
Gennadi Kirievsky, Ekaterinburg – alpinista
Mikhail Mikhaylov, Bishkek – camera-man
Report completi e foto su www.mountain.ru
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